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“Le mille luci di New York dieci anni dopo” potrebbe essere lo slogan di questo romanzo d’esordio del quarantenne Sebastiano Mauri, che l’ha ambientato negli anni novanta del suo apprendistato Americano. Clinton invece di Reagan, ma l’edonismo pare lo stesso, identica la frenesia ingorda della città. I protagonisti dell’uno e dell’altro romanzo vi sprofondano fino allo smarrimento. La domanda confusa del personaggio di McInerney giunto oltre il termine della notte: «Sono le sei del mattino: hai idea di dove sei?» riecheggia nella constatazione stuporosa del personaggio di Mauri: «Vorrei tanto ricordare come sono arrivato in questo posto, ma niente».
Goditi il problema, suggerisce il titolo del libro (Rizzoli), ma non e’ solo il problema di rimettersi insieme dopo un viaggio notturno che ti ha portato molto lontano, corpo e mente (problema che peraltro Martino, l’io narrante del libro, risolve ogni volta con ammirevole scioltezza). C’e’ anche un problema di scrittura, scrittura cinematografica, ed è soprattutto qui che l’autore se l’è goduta. «A New York ho studiato cinema – spiega - mi è rimasto il giusto delle sceneggiature, ma quando butti giù una sceneggiatura sei sempre preoccupato del budget. Qua invece me ne sono fregato, ho fatto la mia sceneggiatura totale». Dai locali dell’Upper East Side dove cenano broker e modelle ai locali per amori predatori nel Village, su e giù per Manhattan, a perdifiato, corre il picaro Martino, ragazzo curioso di ricca famiglia italiana cosmopolita, non c’è esperimento sessuale che non l’attragga, sostanza stupefacente che non lo tenti, eppure alla fine di ogni avventura è più leggero di prima.
Autoironico, alieno da crisi di coscienza, Martino ha però un problema, che non riesce a godersi fino in fondo: gli piacciono sempre di più i maschi, e non gli piace che gli piacciano. Sulla questione tormenta il suo psicoanalista: «”Da adolescente…mi sono concentrato su unico desiderio: non essere attratto dagli uomini”. “Lo vuoi ancora?”. “Finché non ho incontrato Alejo”. “E ora cosa vuoi?” “Entrambe le cose: stare con Alejo ed essere eterosessuale”». Ma si può? È la domanda seria del libro. E la risposta non è convenzionale.
 

le mille luci di new york dieci anni dopo, by maria giulia minetti, la stampa 2012