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Sebastiano Mauri, scrittore rivelazione di Goditi il problema, è ospite di Cristina Parodi Live. Ecco 10 motivi per amarlo e conoscerlo un po' meglio.
Per aiutarvi a capire chi è Sebastiano abbiamo tratto dalla splendida intervista rilasciata a Rolling Stone alcune delle risposte più belle. Ecco i nostri 10 motivi per amare Sebastiano Mauri.

1) Per il suo punto di vista sulla sessualità: “Io credo che la maggior parte di noi possa provare attrazione per entrambi i sessi. Solo che ci viene insegnato a scegliere, a mettere una crocetta su una casella ed essere fedeli alla nostra scelta. È vero che esiste la possibilità di definirsi bisessuali, ma è difficile stabilire come si ottiene questo riconoscimento. Basta avere avuto rapporti sessuali con entrambi i sessi almeno una volta? O sono necessari i sentimenti? È una tessera che va rinnovata annualmente? Ogni decade? O è solo una tappa verso un’ineluttabile scelta definitiva? Io credo sia arrivato il momento storico di liberarci da queste domande e da ogni tipo di definizione. I giovani oggi tendono naturalmente alla flessibilità, a sfuggire alle categorie, ai binomi. Non associano volentieri un’etichetta piuttosto che un’altra ai loro moti romantico-sessuali. Secondo me, se siamo proprio affamati di definizioni, dovremmo appartenere tutti a un unico segno zodiacale omnicomprensivo: pansessuale. E poi vedere cosa succede"

2) Perché parla con chiarezza e senza mezzi termini di omofobia: “gli italiani sono ancora molto omofobi. I casi di violenza per le strade sono molteplici; Berlusconi non ha mai esitato a manifestare pubblicamente il suo scarso rispetto per i gay; le macchiette in prima serata, come quella dei Soliti Idioti a San Remo, sono bene accolte e l’Italia è tra gli ultimi paesi nella Comunità Europea a non riconoscere i diritti delle coppie dello stesso sesso. Direi che c’è ancora molta strada da fare”

3) Perché sa cogliere “il meglio” dall’arte: “L’iconografia più ricorrente per dipingere un desiderabile corpo maschile ignudo senza destare sospetti, era il San Sebastiano, un languido maschione trafitto dalle frecce. Beccati questa, e questa, e questa.”

4) Perché non si vergogna di dire che ascolta Lana del Rey: “Vediamo ascolto: Antony & the Johnsons, Daft Punk, The Moldy Peaches, Adele, Lana Del Rey, Florence and the Machine e Rihanna".

5) Per il suo pensiero karmico di vita: “Per la mia salute mentale cerco di offendermi il meno possibile, ma anche di sfuggire le definizioni, mi danno subito claustrofobia, come un ascensore affollato o una cravatta stretta”

6) Perché, in tempi di crisi, sa come risparmiare, anche sul suo libro. Per questo ha tolto dediche e ringraziamenti: “ogni pagina in meno rappresenta un risparmio”

7) Perché conosce il mito degli uomini talpa: “esistono persone che vivono in questi tunnel sotterranei di New York: ne parlano un libro di Jennifer Toth intitolato The Mole People e Dark Days, un documentario di Marc Singer. Sul numero, gli usi e costumi degli individui più isolati - leggi che vivono più in basso - ci sono molte speculazioni e leggende metropolitane”

8) Perché non perde mai il sorriso, anche quando storpiano il suo nome nei titoli di coda del film Smoke tratto dal romanzo di Paul Auster: “Ho lavorato sul set di Smoke come assistente di produzione, a quei tempi studiavo ancora cinema alla New York University, e il mio nome nei titoli di coda del film è per davvero storpiato: Sebastiani Mauria. Una chicca. Assistente di produzione significa l’ultima ruota del carro, il primo ad arrivare e l’ultimo ad andarsene, colui che prende ordini da tutti, il designato d’ufficio per i compiti più ingrati. Diciamo che è un lavoro che offre le umiliazioni su un piatto d’argento.”

9) Perché anche lui usa frasi fatte… ma con stile: “Bisogna imparare a godersi il processo di apprendimento, sbagli, cadute e porte in faccia inclusi. Tanto non si smette mai di imparare, di fare errori, di doversi adattare a nuovi equilibri, interni ed esterni. Formazione fino a che morte non ci separi (dal nostro corpo)”

10) Perché conosce il significato della parola sincretismo: “Negli anni ho spaziato nei temi e nei media, facendo dipinti, video, sculture, fotografie e istallazioni, interrogandomi sulla religione, l’identità, i pregiudizi, i meccanismi dell’amore. Se dovessi indicare un filo conduttore tra tutti questi lavori, sarebbe il sincretismo, il tentativo di conciliare mondi e visioni opposti tra loro” 

10 motivi per amare lo scrittore di 'goditi il problema' by gay.tv 2012