Ci sono libri – che non rivoluzioneranno la storia della letteratura – la cui lettura è una garanzia non solo del prezzo. È il caso di Goditi il problema, libro di debutto di Sebastiano Mauri, per i tipi di Rizzoli. Martino Sepe, ragazzino alla scoperta della propria sessualità, sembra sapere fin da subito quel che per molti è un mistero. Lui ha le idee chiare: «Non sarò mai omosessuale», ha promesso a se stesso, gettando nel laghetto l'adorata Barbie, feticcio sacrificato sull'altare di una normalità irraggiungibile. Cosa per lui ancor più difficile dal momento che il contesto familiare – fatto di tanti soldi e di genitori blasé con pose iconoclaste da radical chic della provincia lombarda – evidentemente non lo aiuta.
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