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A parlare con Sebastiano Mauri si corre il rischio di sentirsi come quando da studenti si arriva impreparati alla lezione di geografia. Artista e scrittore di origine italo-argentina, è nato a Milano nel 1972 ma vissuto sin da piccolo tra Europa, America Latina e Africa.


Una carriera da artista visivo a cavallo tra la scultura, il video e la pittura, un bel romanzo dall’emblematico titolo di Goditi il problema alle spalle, Sebastiano Mauri definisce così la sua prima opera letteraria: "Un felice, disperato e travolgente inno alla libertà di godersi la vita senza remore e prima che sia troppo tardi", e aggiunge, sulle differenze tra lo scrivere e il produrre immagini: "Quando scrivo mi dimentico che qualcuno prima o poi leggerà le mie parole: in caso contrario interverrebbe subito l’autocensura. Quando produco opere visive, invece, ricerco un messaggio chiaro, diretto, che parli idealmente a tutti. Anche a un bambino".


Il futuro? A gennaio 2014 inaugurerà una grande mostra personale per la nuova sede della Galleria Michela Rizzo alla Giudecca di Venezia; inoltre proseguiranno il tour della sua God machine, il distributore automatico di spiritualità che in questo momento è esposto al Macro di Roma, e il ciclo di  presentazioni del suo libro. "Non mi è mai successo di essere messo in imbarazzo dal pubblico, è capitato che fossero i moderatori a imbarazzarmi, direi per incapacità di contestualizzazione. Mi sono trovato in località balneari, con nugoli di famiglie, a rispondere a domande su sesso e droga, oppure in librerie di grandi catene ad alienare un pubblico non più giovane discutendo di diritti degli Lgbt". Il secondo romanzo continuerà a narrare le disavventure di Martino e della famiglia  Sepe, già protagonisti del primo. 

creativo a 360 gradi by fabio cherstich, l'uomo vogue 2013